Emily Oberg è nel nostro radar da molto tempo. Con il suo Sporty & Rich, la sua grande esperienza nel settore della moda e la sua passione per il benessere, Emily è la donna da seguire. Da questo ottobre, le collezioni Sporty & Rich saranno online anche su LUISAVIAROMA.COM. Scopri di più sulla founder del brand nella nostra intervista esclusiva.
Prima da Complex, poi da KITH. Quando hai deciso di creare Sporty & Rich? Perché proprio lo sportswear?
Sporty & Rich è nato nel 2015 come hobby, mentre lavoravo da Complex. L’idea mi era venuta dall’etica del lavoro e dalla frenesia dei newyorkesi. Per loro è normale fare due lavori e seguire altri progetti in contemporanea. E poi, mi piaceva l’idea di creare qualcosa che fosse soltanto mio. Tutto è iniziato con un semplice moodboard: lanciavo sul mercato soltanto pochi pezzi. Il 2019 è stato il primo anno in cui ho potuto dedicarmi interamente al brand.
Qual è la filosofia del brand?
Sii gentile, compra meno e meglio, investi nella tua salute, goditi la vita e rendi la felicità il tuo scopo. Mi piace l’idea di promuovere queste cose attraverso le grafiche, le campagne pubblicitarie e le collezioni. Punto sempre sulla qualità dei prodotti e spero di poterli ritrovare in un negozio vintage fra 20 anni.
Quale pensi sia il futuro dello streetwear?
Credo che la parola ‘streetwear’ sia molto inflazionata. 2-3 anni fa, quando era sulla bocca di tutti, è diventato un enorme trend, ma riservato a pochi. Io sono cresciuta con lo streetwear, mio padre è cresciuto con lo streetwear, per questo non era niente di nuovo per me. Però riconosco il suo appeal per il mercato di massa e per questo credo che non dovrebbe essere elitario. Credo anche che le persone si stancheranno dello streetwear per com’è inteso oggi.
Hai mai incontrato qualche ostacolo nel tuo lavoro?
Sì e no. A volte penso ci siano opportunità che non posso cogliere perché sono una donna o che ci siano persone che non credono in me solo perché sono una donna. Nel settore della moda, gli uomini si sostengono a vicenda, ma nei miei confronti non dimostrano lo stesso supporto. Certo, non mi devono niente e io non mi aspetto niente da loro, ma, da una piccola città del Canada sono riuscita a crescere e a creare tutto questo da sola. Sarebbe bello un po’ di riconoscimento ogni tanto. Ma questa è la triste verità del mondo in cui viviamo: la maggior parte delle persone non sono contente del successo altrui, lo vedono come una minaccia. Io invece penso il contrario. Penso che ci sia spazio per tutti e che insieme siamo più forti. Solo perché qualcun altro ha successo non vuol dire che non lo puoi avere anche tu.
Le tue icone di stile?
JFK Jr e Carolyn Kennedy, la Principessa Diana, Jerry Seinfeld, Lauren Hutton, Phoebe Philo, gli uomini di Parigi e Margaret Howell!
Dove trovi l’ispirazione per le tue collezioni e il tuo magazine?
Su etsy e ebay. Ci sono tante stampe grafiche anni ‘80-’90 che amo reinterpretare. Questa è la base dello streetwear. S&R è particolarmente influenzato dalla mia passione per il vintage. Prendo idee anche dalle fotografie di Slim Aarons, Irving Penn e dalle edizioni francesi di Elle degli anni ‘80-’90. Adoro lo stile di quegl’anni. Perfino le foto dei paparazzi erano chic in quel periodo: le celebrity avevano uno stile casual bellissimo ogni giorno.
Amiamo i tuoi post di IG. Sembra che tu usi questa piattaforma come lookbook online. Che tipo di immagini cerchi di solito?
Lo considero come un archivio dove raccogliere tutte le immagini delle campagne pubblicitarie, delle collezioni e di altre cose. Adesso sono a Parigi e ho trovato un sacco di Elle, Lui e Playboy vintage: mi fanno impazzire!
Per quale tipo di donna disegni?
Per me stessa e per tutte le donne e gli uomini che mi seguono su IG e che seguono il brand; per la Principessa Diana quando va in palestra, per Karolyn Kennedy per un weekend negli Hamptons: per tutti quelli che danno valore al benessere e alla propria salute. Questi concetti sono stati resi elitari, io invece voglio renderli accessibili a tutti con un abbigliamento basic e funzionale che possa piacere a tutti.
Qual è la tua routine?
Adesso prevede molto lavoro. Il brand è cresciuto come non avrei mai immaginato, sto cercando di stare al passo con tutto questo. All’inizio gestivo tutto da sola e non riuscivo ad avere tutto sotto controllo. Da poco ho assunto alcune persone e sto continuando a cercarne di nuove. Cerco ogni giorno di trovare un po’ di tempo per lo yoga o per il workout. Ogni sera al tramonto faccio una camminata. Queste sono le cose che mi fanno sentire serena e in salute. Il lavoro è importantissimo per me, ma non deve essere l’unica cosa nella mia vita.
Quale credi sia il futuro degli influencer? I brand continueranno a lavorare con loro?
Credo che continuerà ad essere tutto così. Gli influencer saranno sempre fondamentali e i brand continueranno ad averne bisogno. Credo che troveranno altri modi per collaborare con loro e questo sarà un vantaggio per entrambe le parti. Ultimamente vedo sempre più brand che collaborano con influencer di colore o attenti alla sostenibilità e sono molto felice di questo. Spero che continueranno su questa linea: la moda ha bisogno di diversità e di sostegno reciproco. Con SPorty & Rich non facciamo promozioni a pagamento, ma collaboriamo regalando i nostri prodotti a influencer WOC. Voglio dare il mio contributo nella lotta al razzismo nella moda. Le persone di colore soprattutto sono state ferite e la nostra generazione deve porre fine a tutto questo.
5 cose di cui non puoi fare a meno
Acqua
Croissant (uno ogni mattina)
Amici
Famiglia
Non ci sono molte cose a cui non posso rinunciare. Cerco di essere meno attaccata alle cose materiali, non mi piace sentirmi dipendente dalle cose. Voglio essere felice anche al pensiero di perdere tutto ciò che ho: casa, vestiti, telefono. La vita va avanti lo stesso senza tutte queste cose.
Collaborazioni o progetti in programma per Sporty & Rich?
Sto lavorando a due collaborazioni per una collezione di scarpe, in uscita il prossimo anno. Inoltre, ho in programma di espandere la linea di prodotti con qualcosa che desidero da molto molto tempo!
Un ringraziamento speciale a Emily Oberg.