RtA

Eli Azran, francese di nascita e David Rimokh di LA, lavoravano nella moda già da tempo quando hanno deciso di creare RtA nel 2013. Evelyn Ungvari, proprietaria di uno dei migliori negozi di Los Angeles, si è successivamente unita a RtA completando il brand con il suo gusto femminile e la sua esperienza nel merchandising. I designer descrivono “Road to Awe” come un movimento di pensiero, uno stile di vita. RtA si basa sull’idea della moda come forma di espressione, versatile, semplice e sensuale. La collezione è in continua evoluzione e trasformazione, ma l’idea dietro il marchio rimane coerente. Tutti i capi sono realizzati a Los Angeles utilizzando denim giapponese e pelle dalle concerie francesi.

Eli, come hai conosciuto David?

Io e David siamo cresciuti nello stesso ambiente, fino a quando abbiamo finalmente parlato della possibilità di fare qualcosa insieme. Le collaborazioni sono estremamente impegnative, trovare qualcuno che riesca a completarti è ancora più difficile … con David è stato semplice, ci rispettiamo e ci fidiamo l’uno dell’altro.

Perchè RtA (Road to Awe)?

RTA sta per ‘Road to Awe’, la costante ricerca per migliorare sé stessi… che è ciò che il mercato cerca in questo momento. Essere in continuo movimento e in continua evoluzione è la cosa più importante …

Ti riferisci al brand come ad un “modo di pensare”, puoi spiegarlo meglio?

È uno stile di vita … sembra un cliché, ma è davvero di questo che si tratta, le collezioni hanno un approccio fresco e contemporaneo senza sforzo.

Qual è l’ispirazione dietro la collezione uomo PE17?

Stile californiano, semplice e immediato…

E la collezione donna PE17?

Volevamo proporre una donna diversa, più casual ma sempre chic.

Se potessi vestire chiunque, vivo o morto, chi sarebbe? Perché?

Sicuramente Ian Curtis dei JOY DIVISION perché è troppo cool… e Kate Lanphear perché non si prende troppo sul serio.

Come speri le persone penseranno a RtA tra cinquant’anni?

Che abbiamo fatto la differenza, impegnandoci su qualcosa in continua evoluzione…

Se non fossi un designer cosa faresti?

Lavorerei nella musica, o qualcosa con le commedie.

Cosa c’è sulla tua playlist al momento? 

L’album ‘The Aleph’ di Gesaffelstein, qualcosa di Tupac, Frank Ocean Pink + White e ‘Dirty Black Summer’ di Danzig.