I gioielli ispirati al glam di Hollywood
Ispirandosi al glam di Hollywood, Penélope Cruz ha disegnato la collezione per Atelier Swarovski con pietre e diamanti preziosi creati in laboratorio. La collezione è fresca e moderna e mette al centro la tradizione Swarovski, l’artigianalità, l’innovazione e la sostenibilità. I gioielli sono l’essenza dell’eleganza e del romanticismo, impreziositi con rubini, zaffiri e diamanti realizzati in laboratorio. L’utilizzo di gemme e diamanti sintetici rappresenta una svolta per l’Alta Gioielleria: sono l’equivalente delle pietre estratte dalla terra, ma hanno un’origine più sostenibile.
La Collezione
Ciò che indossiamo e ciò che consumiamo ha un enorme impatto sulla società e sul pianeta: come diffondi questo messaggio in quanto personaggio pubblico?
Mi sta molto a cuore non danneggiare il pianeta, con quello che faccio, con quello che indosso e con quello che io e la mia famiglia consumiamo. È importante considerare l’impatto ambientale delle nostre azioni: ecco perché sono fiera di aver collaborato con Atelier Swarovski. I brand nel segmento del lusso e i loro ambassador hanno il dovere di dare il buon esempio e di preoccuparsi per l’ambiente. Lavorando con Greenpeace e con Atelier Swarovski ho potuto mettere in luce questioni spinose e sensibilizzare sul tema del lusso consapevole, promuovendo prodotti che hanno un impatto positivo sul pianeta.
Designer e ambassador: cosa ti rende orgogliosa di questa collaborazione?
È stato molto divertente disegnare i gioielli. Sono una persona molto visiva, sono sempre in cerca di idee e nuovi stimoli, per questo ho condiviso tantissime immagini con il team. Avevo già avuto una piccola esperienza in qualità di designer, ma sono stata molto fortunata che Nadja e il team mi abbiano lasciato tutta questa libertà creativa. Abbiamo parlato insieme dei concept e delle idee di design, sono grata per la fiducia che hanno riposto in me.
Cosa ti ha spinto a prendere parte a questo progetto?
Avevo già indossato alcuni bellissimi gioielli di Atelier Swarovski a qualche evento, ma è soltanto quando ho parlato con Nadja Swarovski di sostenibilità e delle iniziative conscious del brand che ho iniziato a pensare di disegnare una collezione insieme a lei. Come dicevo, per me è fondamentale rispettare il pianeta: Swarovski ha dimostrato di mettere al primo posto la sostenibilità in varie occasioni, per questo era la collaborazione ideale…
Quale messaggio vuoi comunicare ai clienti di LVR che desiderano acquistare dalla collezione e supportare la creazione di diamanti in laboratorio e l’oro Fairtrade?
Spero questa collezione possa incoraggiarli a fare scelte responsabili e possa offrire loro un’alternativa di lusso rispettosa delle persone e del pianeta.
Ciò che indossiamo e ciò che consumiamo ha un enorme impatto sulla società e sul pianeta: come diffondi questo messaggio in quanto personaggio pubblico?
La comunicazione è essenziale. Credo che la questione dell’impatto della manifattura sulle persone e sul pianeta non sia mai stata più accesa. Swarovski lavora a stretto contatto con le Nazioni Unite ed è membro del UN Global Compact, il Patto mondiale delle Nazioni Unite che richiede ad ogni azienda che voglia farne parte di condividere e implementare 10 principi relativi a diritti umani, standard lavorativi, tutela dell’ambiente e lotta alla corruzione.
Questo rende tutto molto più coinvolgente e concreto…
Sì, decisamente. Purtroppo non abbiamo direttive governative da seguire: sta all’azienda decidere di aderire a certi quadri normativi. Credo che il nostro impegno derivi dal fatto che la nostra è un’azienda a conduzione familiare: ci preoccupiamo dell’ambiente e delle persone. Per noi è molto importante fare scelte sostenibili e green, per questo investiamo molto in sistemi di filtraggio e nella pulizia dell’acqua: riusciamo a riciclare il 73% dell’acqua che utilizziamo. Sempre più spesso i clienti ci fanno domande sui processi di produzione e sull’origine dei prodotti, crediamo quindi questa sia la strada giusta da seguire.
So che da molto tempo siete impegnati nella sensibilizzazione sul tema della sostenibilità. Puoi dirci qualcosa di più?
Certo. Le cose sono tutte legate. Le persone con cui lavori, l’ambiente in cui vivi e il modo in cui lo proteggi… Credo che, in quanto azienda privata, sappiamo dare il giusto valore ai nostri dipendenti e all’ambiente. Siamo partiti dalla fabbrica austriaca ed abbiamo esteso questa mentalità in tutti gli altri centri di produzione, fino ad arrivare in Tailandia, Vietnam e India. I dipendenti hanno accolto questa visione in modo molto positivo. In Tailandia, per esempio, abbiamo una struttura per l’allattamento e offriamo servizi di contabilità. Ci siamo resi conto che le persone hanno difficoltà a gestire le proprie finanze in modo adeguato e con i programmi di maternità aiutiamo le future mamme garantendo loro un posto di lavoro dopo la nascita del bambino.
È molto bello quello che fate per l’ambiente e per i vostri dipendenti. Le iniziative di previdenza sociale hanno un impatto positivo sul vostro business?
Sì. La Tailandia è spesso colpita da alluvioni e inondazioni, per questo abbiamo sviluppato un programma per la gestione di queste emergenze. La Swarovski Waterschool è presente in India, Cina, Africa, Nord America e Sudamerica.
Sei una fonte di ispirazione, una donna d’affari che fa crescere la propria azienda e che aiuta le persone. Purtroppo, anche nei paesi più sviluppati non ci sono molte aziende che adottano la stessa filosofia…
Sì, un passo alla volta sono riuscita nel mio scopo. Devo molto ai miei colleghi: il reparto di CSR (Corporate Social Responsibility) si fa promotore di idee all’avanguardia. Ha un’ampia e chiara visione di ciò che è all’ordine del giorno in tutto il mondo, nelle Nazioni Unite, in Europa, e di quello che possiamo fare. Un’altra delle iniziative a cui abbiamo aderito è il UN Women Empowerment Program e abbiamo avviato un programma per la diversità e l’inclusione sociale: i nostri dipendenti ne sono molto entusiasti.
Mi auguro che molte altre aziende seguano questa strada: l’economia crescerebbe diventando più inclusiva…
Esatto, è molto importante. Un altro punto cruciale è la parità di genere. Fin da piccoli siamo forzati a ragionare per stereotipi: a scuola le bambine devono indossare la gonna e i bambini i pantaloni.
Certo, i bambini appena nati vengono etichettati…
Ci tengo a dire che valorizzare il ruolo della donna non significa sminuire l’importanza dell’uomo, ma dare la giusta importanza ad entrambi i sessi.
Questo è il punto…
In sintesi, la nostra filosofia combatte per un mondo più giusto.
L’errore sta nel fatto di vedere il femminismo come un movimento che vittimizza le donne?
Proprio così. Ci sono molte persone che subiscono ingiustizie. La loro libertà sta però nel fatto di non comportarsi come vittime e di essere felici di essere vivi. Siamo abituati a pensare ai contrasti tra forza e debolezza, ma è proprio questo il modo di pensare che dobbiamo cambiare… Dobbiamo accettare le nostre caratteristiche, questo ci rende liberi.
In che modo credi sia possibile sensibilizzare sui temi della sostenibilità e dello shopping consapevole?
Ormai siamo abituati a certe convenzioni che credo siano da rivedere. Basti pensare che il settore della moda è il secondo più inquinante, dopo quello petrolifero. Dobbiamo interrogarci su molte cose: abbiamo davvero bisogno di una nuova collezione ogni sei mesi? Qual è il target che può permetterselo? È sostenibile tutto questo? Dove vanno a finire i vecchi indumenti? Sto solo parlando di quello che vedo ogni giorno… Adesso le persone preferiscono investire in capi di alta qualità per poterli indossare più a lungo.
Perché sono importanti i diamanti creati in laboratorio?
Sono l’alternativa sostenibile ai diamanti naturali: hanno un’impronta ecologica minima e non danneggiano le persone. Detto questo, sono sempre di più le miniere che stanno cercando di rendere i loro processi di estrazione più eco-friendly e i minatori più tutelati. Spero che ci saranno altri progressi in merito. Per adesso però i diamanti sintetici sono la scelta più responsabile per Swarovski. Sono sempre stati al centro delle nostre iniziative sostenibili che hanno influenzato tutto il mondo. Questo è un grande successo!
Credi che la sostenibilità sia il nuovo lusso nel design e nella moda?
Credo che la sostenibilità sarà la nuova normalità, non solo il nuovo lusso. Spero che questo mio auspicio si realizzi il prima possibile: la sostenibilità dovrebbe essere alla base di ogni prodotto. Sono fiera di aver collaborato con Penélope Cruz, condividiamo gli stessi valori. La collezione è creata con diamanti, rubini e zaffiri sintetici e con oro equo-solidale del Perù. È stato un onore lavorare con una leggenda del cinema che riesce a sfruttare la sua notorietà per una giusta causa. Molti dei talenti con cui lavoriamo sono mossi da valori molto nobili, proprio come Penélope.
Text: LVR Editors
Senior Stylist: Klio Kosuth
Junior Stylist: Federica Carlesi
Photographer: Gaia Bonanomi
Videomaker: Luisa Pagani
Model: Maria Shainer @Fashion
Makeup: Camilla Iacobitti
Hair: Cosimo Bellomo
Special Thanks: Penelope Cruz, Nadja Swarovski, and Pietro and Paolo del Gallo