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Modernità e tradizione.
Abiti A-line, corsetti strutturati e maniche appariscenti.
Minimal e monocromo, delicata e a fantasia, la nuova stagione ha un’estetica fresca contemporanea.

I nuovi look sono immersi nella natura…

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Text: LVR Editors
Product Selection & Styling: LVR Stylist Klio Kosuth
Photographer: Valerio Nico
Videomaker: Luisa Pagani
Makeup & Hair: Daniela Decillo
Model Selection: LVR Casting Giulia Masini
Models:Flora Lis
Davy Swart
Un ringraziamento speciale a Fattoria di Maiano

La location:

Botanic Garden
Con 500.000 metri quadri, il Botanic Garden della Fattoria di Maiano è il più grande di tutta l’Italia. Al suo interno, 20.000 piante di olivo ondeggiano al sole come un mare d’argento. Il Botanic Garden della Fattoria di Maiano è una meta irrinunciabile per una gita fuori porta o un soggiorno nella Natura. Incastonato tra i morbidi profili delle colline di Fiesole e le pareti rocciose delle cave, questo giardino incantevole ristora l’anima e i sensi. Qui è possibile dimenticare lo stress e i rumori cittadini, per godere di un paesaggio unico, celebrato da artisti e personaggi storici. Molte sono le attrattive che si celano al suo interno e altrettanti i percorsi da seguire. Dalle rigeneranti passeggiate lungo i suoi sentieri ai pic-nic all’ombra delle querce, dalle gite in famiglia nella Fattoria didattica all’intimità romantica sulle rive del lago.
Inaugurato dalla Regina Vittoria nel 1893, il Parco Romantico è un angolo di Paradiso da assaporare con gratitudine. Le acque placide del Laghetto delle Colonne riflettono le chiome rigogliose delle querce. Sulle sue rive si affaccia la cava dalla quale Lorenzo il Magnifico fece estrarre le pietre per le Colonne della Cappella dei Principi, nella Basilica di San Lorenzo. La deliziosa Casa del Tè, in cui Sir John Temple accoglieva i suoi ospiti, è oggi un intimo luogo di ristoro.

La Torre del Laghetto
Simone Micheli firma gli interni della Torre del Laghetto delle Colonne, generalmente conosciuta come Torre di Maiano, trasformandola in un’ospitale opera d’arte permanente immersa in un’aurea di affascinante alterità che avvolge il visitatore e dolcemente lo trascina verso esperienze sensoriali oniriche ed ultradimensionali. La torre diventa quindi un non-luogo abile nell’offrire all’uomo che vi soggiorna una prospettiva differente attraverso cui cogliere i significati profondi dell’esperienza, liberando la mente da i dettami della consuetudine.
La Torre, immersa nel verde del Parco Romantico e riflessa nell’acque del Laghetto sottostante si inserisce armonicamente, divenendo elemento indispensabile alla strutturazione del paesaggio, nella visione di insieme che appare al visitatore non appena egli si addentra tra la vegetazione rigogliosa e sceglie di lasciare la propria mente libera di vagare senza scopo. Le geometrie che definiscono l’esteriorità della torre sono addolcite dal tempo e dalla vitalità della natura circostante che non pone confini al suo crescere ed avvilupparsi. Tra lo spazio fuori e l’interno non vi è un limite netto ma un passaggio continuo, uno scambio senza tregua. L’antica torre si trasforma in una suite di estremo lusso in cui, varcata la soglia, antico, presente e futuro si fondono immediatamente, così come le luci e le ombre in un gioco di rimandi che cattura la vista ed i sensi dell’uomo e crea aree nuove, dinamiche, inafferrabili, nello spazio. Le pareti sono calde e mostrano i segni del tempo, gli arredi che l’architetto Simone Micheli ha realizzato ad hoc per l’occasione sono essenziali, affascinati, puri, e perfettamente si amalgamano tra loro e con il resto dello spazio, originando uno squarcio senza tempo nel ciclo della quotidianità.

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