Niccolò Giannini, il creativo toscano dietro il nuovo brand di borse Nico Giani. Dopo aver vinto nel 2017 la categoria accessori per Vogue’s Who is on Next?, il designer di Firenze parla di cosa lo ispira e del futuro.
Raccontaci di te. Dove sei cresciuto? La moda faceva parte della tua vita già da bambino?
Da bambino ero circondato da magazine come Vogue, Elle, Marie Claire o da capi input, mio padre è uno stilista di accessori, era inevitabile per me essere ammaliato da questo mondo. Sono cresciuto in Toscana, un territorio noto per la sua maestria nella lavorazione della pelle.
Come hai deciso di diventare un designer di borse?
Sono innamorato dell’oggettistica, un accumulatore seriale. Ho studiato fashion design e modellistica per l’abbigliamento, ma quando ho iniziato la mia carriera professionale è stato naturale identificare negli accessori dei veri e propri oggetti dalle forme più disparate.
Puoi raccontarci il tuo processo creativo?
È una sorta di protocollo che si ripete ogni volta; la prima fase è quella della raccolta di informazioni, visive e non solo, che mi portano a generare un’idea, generalmente nei momenti più inaspettati. Successivamente cerco di sviluppare tridimensionalmente una forma, il tutto avviene nella mia immaginazione. Una volta ultimato questo passaggio sono in grado di mettere a punto una forma reale e definita.
Com’era la prima borsa che hai creato?
Un quadrato con un triangolo sopra, le maestre pensavano fosse una casetta.
Qual è il modello che preferisci della collezione?
Un porta-cannocchiale di fine ’800 che ho recuperato a Parigi dal quale ho tratto ispirazione per creare la mia Frerea. Per me è come se fosse un ponte che collega una parte del mio passato alle collezioni di oggi.
Sei stato ispirato dall’interior design degli anni ‘50 e ’60. Puoi dirci qualcosa di più?
Gli oggetti creati tra gli anni ‘50 e ‘60 sprigionano un’energia unica legata ad una atmosfera altrettanto irripetibile, un senso di libertà estetica sempre attuale. Pezzi come la poltrona Lady, la sedia Superleggera e il frigorifero Smeg sono la sintesi perfetta di forme, linee, superfici e colori, fonte inesauribile d’ispirazione.
Dove realizzi le tue borse?
In Toscana.
Chi indossa Nico Giani?
Una donna dinamica, attuale che trattiene in sé una leggera vena nostalgica; una donna che guarda al futuro conscia del passato.
Cosa vedi nel futuro di Nico Giani?
È una domanda per me quotidiana e ogni volta la risposta si arricchisce di dettagli: immagino un mondo che va al di là del singolo oggetto, lavoro ogni giorno per presentare in futuro un total look Nico Giani.
Se potessi scegliere una citazione per Nico Giani, quale sarebbe?
Pensando a Nico Giani citerei il maestro Fellini: “L’unico vero realista è il visionario”.
Se non disegnassi borse, cosa faresti?
Mi sarei cimentato nell’alta cucina.
Hai altre passioni creative?
Se avessi il tempo mi piacerebbe coltivare un orto; ma non ce l’ho.
Chi vorresti vedere indossare una tua borsa?
Jane Birkin, icona intramontabile.
Un ringraziamento speciale a Niccolò Giannini