LuisaViaRoma ha incontrato la più importante influencer della Romania a Firenze per parlare di moda, beauty e musica.
Cosa ti ha spinto ad aprire un blog?
Il mio blog è nato come progetto mentre stavo studiando Communication and PR, ma è una cosa che ho sempre voluto fare. Attraverso il blog posso fondere le mie due passioni: la scrittura e la moda. Prima di aprire il mio blog ero attiva su Lookbook, Chictopia e Polyvore, community virtuali nel settore della moda.
Quali sono i tuoi brand preferiti e perché?
Fra i miei brand preferiti ci sono Saint Laurent e Alexandre Vauthier per i tagli impeccabili e le spalle appariscenti e Versace per le stampe. Adoro anche Balmain.
Qual è la tua track-list preferita?
Lenny Kravitz – Low
Depeche Mode – Enjoy the Silence
Michael Jackson – Liberian Girl
Drake – Passionfruit
Lana Del Rey – Summertime Sadness
Dove ti piacerebbe abitare?
Spero di abitare a Los Angeles prossimamente.
Qual è l’outfit perfetto per un appuntamento in tarda serata?
Tubino nero, rossetto rosso matte e sandali neri.
Quali sono i capi da avere per l’Autunno Inverno 2018?
Un’eco pelliccia lunga fino ai piedi con stampa animalier, un paio di pantaloni a vita alta, meglio se tartan, occhiali da sole sportivi, collo alto in maglia e qualcosa di metallico per le vacanze invernali.
Cosa sono le tre cose che preferisci dell’Italia?
Facilissimo! Il cibo, la moda e i paesaggi mozzafiato.
Come e perché hai deciso di creare un brand di swimwear?
INFSD swimwear è nato dall’esigenza di realizzare qualcosa di più di un semplice bikini a triangolo da indossare sulla spiaggia. Io e la mia migliore amica abbiamo sempre desiderato creare costumi di alta qualità adatti anche con un paio di jeans o una gonna. Sono due anni che disegniamo swimwear, quindi posso dire che il nostro sogno si è realizzato.
A cosa non puoi rinunciare?
Al mio device Foreo per la pulizia del viso. Ha rivoluzionato la mia skincare routine. La mia vita non sarà più la stessa!
Text: LVR Editors
Product Selection: LVR Stylists
Photographer: Leonardo Caprai
Un ringraziamento speciale ad Alina Ceusan. L’intervista è stata editata e ridotta.