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Expertise e passione per i tessuti, di generazione in generazione.

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Antico Setificio produce alcuni dei tessuti più pregiati al mondo. LuisaViaRoma ha avuto la fortuna di poter visitare l’iconica fabbrica e lo showroom di San Frediano, a Firenze. Nella fabbrica si respirano generazioni di artigianato, expertise e tradizione, radicati negli anni del Rinascimento. Leggi l’intervista per scoprire di più sulla storia di Antico Setificio e sul suo amore per i tessuti.

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Sin dal Rinascimento, la seta è stata un simbolo di ricchezza e importanza a Firenze, specialmente negli ambienti nobiliari. Prima della metà del 1700, alcune famiglie agiate di Firenze, come i Gherardesca, i Pucci, i Bartolozzi, i Corsini e gli Agresti, decidono di creare un atelier come deposito per i telai, i tessuti e i pattern di loro proprietà. Questo atelier, adesso in una location diversa, è ciò che oggi è diventato Antico Setificio. Da allora, produce tessuti e materiali fra i più richiesti al mondo. Negli anni ’50 è stato acquisito da Pucci negli e da altri azionisti. Dal 2010, è di proprietà del gruppo Stefano Ricci e continua a tramandare i valori del lusso e dell’artigianato.

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LVR: La storia di Antico Setificio è radicata nella città di Firenze. Crede che il legame dell’azienda con il capoluogo toscano sia ancora così forte come lo era nel Rinascimento?

Antico Setificio: Il Made in Florence è la nostra forza e sempre lo sarà. I nostri telai battono ancora oggi nel quartiere di San Frediano, nel cuore della Firenze più vera. Firenze è dentro ogni nostra collezione, ordine o progetto. I nostri broccati e damaschi portano i nomi delle famiglie fiorentine nobiliari più illustri, questo è il prestigio che i nostri clienti cercano. Per loro è come acquistare un po’ di Firenze per le loro dimore, è questo quello che desiderano quando varcano il nostro cancello di Via Bartolini 4.

LVR: Nel corso degli anni è cambiato il modo in cui producete la seta? Le tecniche di tessitura tradizionali si sono modernizzate?

Antico Setificio: Assolutamente no, le tecniche sono rimaste invariate. I nostri telai a mano sono ancora quelli originali del 1700 con una produzione di 1 mt al giorno, e anche quelli semi-meccanici sono ancora quelli del 1800 con una produzione di 10 metri al giorno. Nulla è cambiato, nulla si è modernizzato nella tessitura se non oggi, grazie ai nuovi investimenti della famiglia e ad una gestione più attenta e moderna della produzione. L’aiuto della tecnologia ci aiuta infatti nella gestione delle nostre codifiche, del nostro magazzino, del nostro archivio e anche dei nostri disegni: se una volta venivano fatti a mano, oggi fortunatamente vengono sviluppati con programmi all’avanguardia e personale qualificato.

LVR: Perché il Made in Italy è così importante in questo momento storico?

Antico Setificio: Il Made in Italy è ciò che tutti desiderano e identificano con il “fatto con cura”. In un mondo sempre più industriale e all’avanguardia, con il Made in Italy si continua a dare valore alle nostre maestranze e al nostro artigianato, cosiì famoso e richiesto in tutto il mondo. Dietro al Made in Italy si nasconde la cura e la ricerca della qualità della materia prima, delle varie lavorazioni e soprattutto del fatto a mano. L’Antico Setificio Fiorentino è una delle realtà italiane più significative del Made in Italy e del Made in Florence.

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LVR: Cosa ci può dire sull’orditoio costruito alla fine del 1600 ispirato al disegno di Leonardo da Vinci?

Antico Setificio: L’orditoio di Leonardo da Vinci rimane uno dei nostri gioielli più importanti. Con questa macchina ancora oggi realizziamo gli orditi per le nostre passamanerie, fatte a mano come una volta. Richiesto nelle più importanti manifestazioni – recentemente ad esempio per la fiera del lusso a Venezia – , con la mia famiglia abbiamo deciso di crearne una copia anni fa, per non danneggiare l’originale nelle operazioni di smontaggio e rimontaggio. L’originale viene esclusivamente utilizzato per la produzione ed è commovente vederlo in funzione mentre lavora per produrre l’orditura per le nostre passamanerie come frange, cordoncini e trecce.

LVR: In che modo le recenti acquisizioni, prima da parte di Pucci, poi di Stefano Ricci, hanno aiutato Antico Setificio a fare il suo ingresso nel mercato internazionale?

Antico Setificio: Sicuramente l’acquisizione da parte di due aziende di moda (Pucci e Stefano Ricci) hanno aiutato l’Antico Setificio Fiorentino a potenziare la parte relativa allo stile e alla rinnovata creatività. Gli investimenti effettuati sono stati ingenti e hanno aumentato il valore dell’azienda e la sua capacità di innovare pur mantenendosi fedele alla connaturata tradizione. La Stefano Ricci, con i suoi 60 negozi in tutto il mondo, ha contribuito anche ad ampliare la già prestigiosa clientela del Setificio dandole un respiro ancora più internazionale.

LVR: Perché l’artigianato è così importante oggi soprattutto nel tessile?

Antico Setificio: L’artigianato nel tessile sicuramente riveste una grande importanza perché garantisce quell’unicità e quel “ben fatto” che tante aziende e privati cercano. Il capo artigianale garantisce cura dei dettagli, durabilità nel tempo, colori che non mutano: ci sono palazzi arredati con nostri tessuti prodotti oltre 100 anni fa che conservano ancora intatta la loro bellezza. Niente a che vedere con la grande ondata di tessuti cinesi che negli ultimi anni ha invaso il nostro mercato.

LVR: Producete 10 tipi di seta: cos’è che li rende così speciali?

Antico Setificio:  Ne produciamo anche più di 10 e variano in base al metodo di lavoro. Il nostro archivio vanta svariati tessuti, unici e inimitabili. Ciò che rende speciale ogni varietà è senza dubbio la tecnica di tessitura, i telai, le composizioni tutte 100% seta o seta / lino e i disegni, che appartengono in esclusiva al nostro archivio storico.

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LVR: Con i tessuti e la seta, Antico Setificio ha potuto specializzarsi nell’home décor, nella biancheria per la casa e nel menswear. Quali sono i programmi futuri?

Antico Setificio: I progetti futuri sono indubbiamente quelli legati alle residenze dei nostri clienti. L’impegno è quello di portare avanti le nostre collezioni per rendere le dimore dei nostri clienti, architetti e interior sempre più’ belle. Grazie all’acquisizione dell’azienda da parte della mia famiglia, l’impegno è quello di essere sempre più’ forti anche per il mondo del settore alberghiero e della nautica. Stiamo sviluppando una nuova collezione per il mondo dei più piccoli, per le camerette dei figli dei nostri clienti. Il mondo Stefano Ricci ci ha aperto poi anche le porte del mondo della moda. Grazie a lui, infatti, alcuni tessuti oggi sono il fiore all’occhiello delle sue collezioni: menzioniamo ad esempio alcune giacche degli abiti smoking realizzate con le nostre sete per celebrity del calibro di Andrea Bocelli e Morgan Freeman. Inoltre stiamo sviluppando delle experience all’interno della nostra azienda per creare momenti indimenticabili e dal sapore rinascimentale per chi decide di visitare la nostra produzione.

LVR: Antico Setificio vanta una lunga serie di progetti, fra cui restaurazioni e riproduzioni per residenze reali in tutto il mondo. A cosa state lavorando al momento? Qual è stato il progetto più significativo?

Antico Setificio: Manteniamo sicuramente riservatezza sui progetti dei nostri clienti: abbiamo lavorato e lavoriamo per molte famiglie reali sia in termini di nuove forniture che di restauri. Tutti progetti che ci entusiasmano molto.

LVR: A cosa vi siete ispirati per la collezione esclusiva per LuisaViaRoma?

Antico Setificio: La boutique LuisaViaRoma è stata un grande stimolo per creare, in collaborazione con Sara Ricciardi e Valentina Guidi Ottobri, una collezione “da scrivania“ in colori e tessuti esclusivi. È stato divertente disegnare una collezione che potesse sposarsi con l’allestimento del negozio e l’intero progetto. Quando si partecipa ad eventi di questo tipo, la sfida è sempre quella di riuscire a rendere i nostri tessuti più contemporanei, soprattutto quando si deve andare a creare dei prodotti finiti. Abbiamo quindi ideato fermalibri, plaid, portapenne e svuota tasche, colorati e dalle linee innovative e i nostri damaschi uccellini e pavoni ne sono stati protagonisti. L’ispirazione è arrivata dai colori e profumi del magico giardino dell’eden di Sara Ricciardi.

LVR: Dopo così tante collaborazioni e progetti esclusivi alle spalle, cosa si augura per il futuro?

Antico Setificio: Per il futuro mi auguro di continuare a lavorare mantenendo l’entusiasmo e la ricerca della perfezione che ci contraddistingue e di ricavare ancora tante soddisfazioni dai nostri progetti: specialmente quelli futuri che si prospettano molto ambiziosi e originali.

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Antico Setificio da LuisaViaRoma

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Photography:
Un ringraziamento speciale a Antico Setificio e FirenzeYesPlease.

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