Liv Tyler: Lolita, donna e madre. Un divorzio, 3 figli e un nuovo compagno. E un padre di nome Steven Tyler. L’evoluzione di una enfant prodige dello star system che l’ha portata ad essere Creative Contributor per Belstaff.
L’appuntamento è a Londra, durante la Fashion Week, alla presentazione della capsule collection realizzata da Liv Tyler per Belstaff.
Stranamente non piove. Stranamente arriviamo puntuali. Ovviamente la produzione dello show che deve iniziare di lì a 40 minuti è in ritardo. Ci chiedono di posticipare l’intervista di un paio di ore.
Sono le 3PM.
Iniziamo alle 7PM con buona pace di tutti.
Liv (Tyler) ha mangiato frutta fresca alternata ad acqua durante tutta l’attesa. E’ la sua terza gravidanza e la nascita della piccola è prevista per questa estate (Lula Rose è nata l’11 luglio scorso).
Ha lo stesso sguardo della ragazzina di Empire Record, la stessa innocenza di Io ballo da sola, riesce ad essere eterea come la principessa Arwen de Il signore degli anelli eppure così passionale come in Armageddon. Liv Tyler è tutto questo e, con ogni probabilità, qualcosa in più.
Nata il 1° luglio del 1977, figlia di Babe Buell, ex playmate e modella, scopre di essere la figlia di Steven Tyler (leader degli Aerosmith) solo all’età di 11 anni. A 14 anni inizia la sua carriera di modella e nel 1994 recita per la prima volta nel video musicale del brano Crazy degli Aerosmith insieme con Alicia Silverstone. Liv collaborerà di nuovo col padre nel film campione di incassi Armageddon, in cui lei recita la parte della protagonista al fianco di Bruce Willis e Ben Affleck e gli Aerosmith compongono il brano I don’t want to miss a thing, diventato poi un classico.
Ma è due anni prima, nel 1996, che Liv raggiunge la popolarità con il ruolo di Lucy Armon nel pluri-premiato film di Bernardo Bertolucci “Io ballo da sola”.
It was one of the most beautiful and incredible experience of my whole life. I learned so much about the beauty of the world.
A metà del 2015 il noto brand Belstaff, che delle capsule collection ha fatto un segno distintivo nelle ultime presentazioni (il precedente è David Beckham, per la collezione Uomo, di cui David Gardner, il compagno di Liv, è l’agente sportivo), la contatta per proporle di creare una linea e, per lei che in quel momento è incinta e lontano dal set di The Leftovers, è l’occasione giusta per sperimentare ulteriormente la propria creatività.
Una collezione tramite cui Liv ha volute re-interpretare lo spirito del brand unendo gli elementi che lo contraddistinguono quali la pelle e il cuoio, maschili per definizione, a dei materiali più leggeri e femminili. Una delle maggiori fonti di ispirazione è stata la figura di Amelia Earhart, una pioniera essendo una delle prime donne aviatrici e tra le prime ad essere vestite Belstaff.
Ciò che traspare dai 12 capi che compongono la capsule e che per la Tyler rappresentano i 12 elementi fondamentali che ogni donna dovrebbe avere nel proprio armadio, è la figura di una donna forte, determinata ma non per questo meno sensuale e femminile.
Quando l’abbiamo incontrata alla domanda su che tipo di madre lei sia e che cosa cerca di insegnare ai suoi figli, il suo sguardo cambia completamente: si riempie d’amore per i due ragazzi (i miei boys, come li chiama lei) e per quella bambina che ancora ha in grembo e ci dice
I do care about manners. I want my boys to be polite, elegant and well raised.
Lei stessa ci dice che non rimpiange nulla di quello che ha fatto. È grata per i genitori che ha avuto e le possibilità che le sono state date e che, lato suo, certamente ha avuto la testa sulle spalle per capire quali potessero essere le scelte giuste da fare. Ad ogni modo sono quelle scelte che per giuste o sbagliate che fossero, l’hanno portata ad essere la donna che è.
Quando si parla di bellezza, Liv sorride e alla domanda se ha un segreto risponde
It’s not really a secret, I just try to take care of myself. Beauty comes from inside-out, doesn’t it?
Se sorridi, sei bella. Specialmente quando diventi adulta. Quando cresci, più sei bella dentro e più lo sei all’esterno. Ovviamente, dice, cerca di mangiare sano ma questo non significa che rinunci al buon vino e alla pasta. Un giusto equilibrio è alla base del vivere bene.
L’equilibrio è la chiave per Liv, sia che trascorra del tempo con i suoi figli, che reciti in un nuovo film o che disegni per Belstaff una collezione che riflette la sua stessa femminilità e forza.